La sfida progettuale che si proponeva era di quelle non semplici, si trattava di “migliorare” un edificio esistente bruttissimo e non finito, ovviamente senza l’opzione della demolizione.
Per quanto riguarda la facciata, il progetto si pone l’obbiettivo di creare un dialogo fra interno ed esterno, che permetta una facile identificazione al passante fra il forte impatto esterno e l’innovativo design dell’interno. Un dialogo costante che ha la sua origine nelle vetrine. Queste diventano grandi protagoniste generando le colonne di marmo bianco che si sviluppano sulla facciata a tutta altezza.
La rete ha lo scopo di creare un effetto vedo non vedo classico della cultura Persiana da un lato e quello di generare una forte immagine moderna dall’altro.